Le avventure di ALicE: Un giorno in palestra

Non sono una patita della forma fisica (magari!), né una salutista incallita. E però. L’esercizio fisico ci aiuta a non arrenderci definitivamente alla forza di gravità, e a tenere la muscolatura tonica; e in questo modo tento anche di contrastare le mie 6 ernie del disco. 

 Questa premessa per fare coming out e dirvi che… anche io pratico fitness. Fino all’anno scorso andavo in una tranquilla palestra di quartiere frequentata da gente piuttosto normale, ma il pilates mi faceva letteralmente addormentare. E in più ritengo questa disciplina responsabile delle mie 3 ernie cervicali. Così, per questi motivi, uniti a quelli logistici, ho cambiato palestra. Ne frequento una di quelle un po’ “fichette” piene di attrezzi (pesi, elastici, bilancieri, step, body bar), con la musica (a palla) di sottofondo, e soprattutto con una fauna di iscritte (femmine) che è tutta un programma. Intanto, comunque siano fatte, di qualunque misura abbiano il sedere, la parola d’ordine è: “PERIZOMA SEMPRE E COMUNQUE!” Il che, complici i pantaloni a vita bassa, e la pancia ovviamente scoperta costoro rendono il panorama davvero… insuperabile: pizzi, merletti, trasparenze e “fili interchiappali” fanno da padrone. I rari maschietti si posizionano strategicamente in ultima fila per godere di culetti, e soprattutto culoni, che emergono da fuseaux strippatissimi e di tette, perlopiù fasulle, che ballonzolano attraverso le minuscole canottiere. 

E così, tra un addominale e l’altro mi sono divertita a dividere in categorie le frequentatrici del mio corso di fitness: 

La Soccola

 In primis abbiamo “La Soccola”: trattasi di soggetto, di sesso femminile, alta, magra e, scoccia dirlo, anche abbastanza soda. Costei arriva in palestra con la giacca a vento e invece di andare nello spogliatoio comincia a spogliarsi davanti a tutti… Come fosse uno streap tease si toglie la giacca, i pantaloni, il golf, e rimane in pantaloncini cortissimi e una specie di canottiera molto più simile per dimensioni a un reggiseno. Tanti capelli, ricci e neri a coronare il tutto… Per carità niente da dire: a parte la zoccolaggine è una bella donna. Il problema sorge non appena apre bocca e parla in un romanesco greve e veramente insopportabile. Ma tant’è: mio marito (che viene a fare ginnastica con me) dice sempre che non è necessario che parli!  

La Smandruppata

Dopo (solitamente posizionata davanti a me) c’è “La smandruppata”: trattasi di soggetto, anch’essa di sesso femminile, generalmente bassa, col seno rifatto, con le labbrone evidenziate da un rossetto scuro, con un imbarazzante perizoma trasparente solitamente viola, anche un po’ sudicio, che esce dal pantalone, e caratterizzata da un modo di far ginnastica “senza fatica”, come se non le pesasse e con la linguetta di fuori (non si capisce se per provocazione o per stanchezza) mentre fa gli esercizi.   

La Smandruppina

 Segue la “Smandruppina”, giovane, possibilmente scema che fa battutine imbecilli, risatine provocanti all’istruttore e fa ginnastica in modo un po’ cialtrone zompettando tra una telefonata e l’altra.  

     

La Sciura

 Infine, last but not least, c’è “La Sciura”: Signora elegante, già magra di suo, con almeno le labbra gonfiate, e dotata di filippina che aspetta fuori dalla sala con il di lei figlio (della sciura!), che probabilmente ha finito il corso di nuoto, programmato non esattamente in corrispondenza con quello della madre.

ALicE

E poi c’è AlicE: infagottata nella sua tutafelpatagrigiaconmagliadellasalute che grazie a Dio nessuno guarda. Così nessuno si accorge che usa dei pesetti da pochi grammi, la body bar di legno invece che di piombo, l’elastico moscio e soprattutto nessuno si accorge di come fa gli esercizi allo step: dove la prima volta si sale (o si dovrebbe salire) con il piede sinistro e si scende col destro; la seconda si sale col sinistro e si scende col sinistro; la terza si sale col destro e si scende col sinistro e la quarta si sale col destro  si scende col destro (non ridete: provateci!!!!) e mentre i piedi fanno (o dovrebbero fare) questo, le ginocchia devono scendere, salire, stendersi e piegarsi e le braccia, sempre coi pesetti-piuma in mano, devono aprirsi davanti, lateralmente e in alto…Insomma… Se non provate, non potete immaginare. Vergognandomi come una ladra eseguo l’esercizio scoordinata da me stessa e soprattutto dal resto della classe dove tutti, smandruppata, soccola, sciura e smandruppina comprese, eseguono l’esercizio in perfetta sintonia, come fossero un tutt’uno. E l’unica a stonare è AlicE: questa specie di “Bridget Jones de’ noantri” che ogni tanto si ferma perché non sa fare l’esercizio facendo finta di essere stanchissima… Perché meglio sembrare pappamolla che scema! 

ALicE

8 Risposte a “Le avventure di ALicE: Un giorno in palestra”

  1. Carinissimi i disegni! Sono produzione propria? Complimenti allora.

  2. … Propria è una parola grossa… Diciamo che ho trovato aiuto nel web!
    Se l’avessi fatti tutti a manina, sarei stata più spietata: molti particolari un po’ tamarri, o trucidoni (colli un po’ penduli, borse sotto gli occhi, brufoli, grasso, sudore…)purtroppo non vengono messi a disposizione sui siti che frequento!
    Quindi per onestà mi prendo solo metà dei complimenti!
    Grazie!

  3. ALicE, non sei la sola e non sentirti a disagio. Mi sono resa conto che, in palestra, sono tutte impegnate a guardare se stesse che non guardano le altre. Ma se ti senti scoordinata e fuori posto passa al PILATES!!! e’ più adatto. almeno non si capisce che sei scoordinata.

  4. Iaia, ma per caso lavori per la “TELEVENDITE PILATES SpA”???? Provi sempre a propinarmelo come fossi un Mastrota in gonnella!!!!!

    A me pilates, non solo mi fa addormentare (vd. commento n. 3 al post https://leragazze.wordpress.com/2009/12/03/lavoro-part-time-croce-e-delizia/) ma mi fa proprio schifo e, come ho scritto sopra, mi ha fatto venire 3 ernie cervicali!!!!

    ABBASSO IL PILATES!!!!

  5. E stare spalmati su un divano senza dannarsi no?

  6. Non fa addormentare fa RILASSARE!!!!!!!!!

  7. In “1984” di Orwell, tra gli orrori del regime di Big Brother c’è la ginnastica via video:

    Istruttrice – A ritmo con me! Uno due tre e quattro! Uno due tre e quattro! Dài, metteteci un po’ più di vita!

  8. ALicE, se ti puo’ consolare a me capita addirittura durante le lezioni di Yoga di sentirmi inadeguata (anche se non c’è una fauna così variegata ed interessante). Mi sento un’ottantenne quando vedo signore attempate accanto a me che si afferrano la pianta del piede con la scioltezza di un bebè. Mi consolano le parole dell’insegnante, che mi ricorda che nello yoga non c’è competizione. Oltre al fatto che io ci vado per prendermi cura dello spirito !

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