Secondo la famosa canzone degli Aqua, Barbie Girl, “life in plastic is fantastic”. Ma non credo che sia proprio così.
Qui accanto potete vedere una foto (cliccare per ingrandire), diffusa attraverso twitter dal blog australiano So Bad So Good, in cui viene confrontato il corpo di Barbie con quello di una donna reale.
A essere ritratta è la modella Katie Halchishick, co-fondatrice di Healthy Is The New Skinny, un’organizzazione che si propone di “rivoluzionare il modo in cui pensiamo, parliamo, viviamo e amiamo il nostro corpo”.
Osservando il corpo della modella sul quale si è tratteggiato quello di una Barbie si può notare tra l’altro:
- il mento appuntito in modo strano e innaturale
- un torace la cui ampiezza è la metà di uno normale
- gli occhi giganteschi
- un collo così sottile da sembrare non in grado di sorreggere la testa.
Senza contare la magrezza esagerata e il seno sempre appuntito e in serio conflitto con le leggi di gravità, tanto da fare invidia a noi Ragazze normali.
Un modello di donna per le bambine di tante generazioni incompatibile con la vita.
Non c’è dubbio che sia di cattivo gusto presentare bambole di questo tipo alle piccole donne che stanno crescendo, ma non vorrei che il problema fosse un po’ sopravvalutato… Lo dico pensando alle “bambole” che avevamo noi maschietti, quando avevamo tra i cinque e dieci anni: la serie dei Big Jim, con tutte le sue variazioni.
Questa foto – http://www.big-jim.eu/gallery/basic/BASIC19.JPG – è abbastanza rappresentativa: bicipiti, tricipiti, addominali, pettorali, deltoidi… ce n’è abbastanza per creare dei potenziali depressi. Eppure, in nessun momento della mia vita ho pensato a Big Jim come mio modello – l’ho sempre considerato un gioco. Perché le donne dovrebbero essere così tormentate dal ricordo di una bambola evidentemente irreale? Serve davvero sovrapporre i contorni di una Barbie al corpo di una donna normale per rendersi conto che si tratta di un giocattolo?
Forse queste considerazioni servono più a noi grandi che ai piccoli.
Io sono cresciuta insieme alla mia Barbie e non le somiglio nemmeno un po’, ma non me ne faccio un problema.
“Un modello di donna per le bambine di tante generazioni incompatibile con la vita”
sul web si parla molto di questa ragazza
pare che abbia speso 800 mila dollari in chirurgia estetica per la sua ossessione di essere uguale alla Barbie Mattel
per altre info: Valeria Lukyanova
Sembra impossibile. Dà più l’impressione di essere una burla creata con photoshop. Se è vera, siamo dalle parti della malattia mentale.
E’ vera.
http://www.huffingtonpost.com/2012/04/22/valeria-lukyanova_n_1444169.html#s896421
http://www.youtube.com/user/amatuecumna?feature=watch
Però lo stesso Huffington dice che forse alcune foto sono state fotoshoppate. Basta guardare il giro vita. Quello che la rende più impressionante è l’espressione vuota da bambola.
Quando si dice “Gli occhi sono lo specchio dell’anima”!
E’ una poveretta.
Certo. Ma dubito che si possa addossare quello sguardo alla Barbie… Tornando al post principale: siamo davvero convinti che la Barbie faccia male?
Paolo, non credo si possa affermare che la Barbie faccia male. Ci sono senz’altro milioni di ragazzine in tutto il mondo cresciute giocando con lei, e una delle mie figlie tra loro, senza per questo sviluppare chissà quali patologie. E’ la stessa storia, credo, che con Dragon Ball: siamo noi adulti che ci facciamo tanti problemi, come giustamente dice ata, forse più di quanto sia giustificato. Resta il fatto che, in ragazzine particolarmente fragili, la Barbie unità alla enorme quantità di stimoli che promuovono certi modelli deleteri, possa fare la sua parte. In queste storie non c’è mai controprova, no?
Non bisogna però negare che la Barbie possa avere anche un’influenza positiva. Ricordo che una delle mie sorelle [chi di voi?] aveva una Barbie di colore, all’epoca dicevamo negra, che sicuramente ha contribuito alla percezione normalizzata delle persone diverse da noi in tante bambine.
Beh, in effetti le somiglia molto e, francamente, fa davvero schifo.
le ragazze temono di sfigurare di fronte a questo modello muliebre e di fare, in sostanza, una figura barbieina.
ma tu ken ne sai?