Boom! di Mark Haddon

Ho visto la splendida copertina, di un giallo vivo  con un grazioso razzo sbilenco e grassottello (opera dell’autore, come tutte le illustrazioni all’interno), ricordavo il grande piacere ricavato da un precedente libro di Mark Haddon, Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, un romanzo speciale che racconta il mondo dal punto di vista di un ragazzino autistico. E così, senza aver letto, come al solito, alcuna recensione, ho preso Boom! La strana avventura sul pianeta Plonk (Einaudi, 17 euro) e sono stata risucchiata nelle avventure di Jimbo e Charlie, due ragazzini, compagni di scuola, alle prese con la missione di salvare se stessi e il pianeta Terra. A mano a mano che procedevo, avevo sempre più chiara la sensazione che si trattava di un romanzo per ragazzi, eppure la storia mi prendeva così tanto, la scrittura era così deliziosa, i dialoghi così divertenti che ho continuato a farmi trascinare fino alla fine. E con soddisfazione. D’altra parte, come dice Nick Hornby, “evitare libri per ragazzi solo perché non si è più ragazzi è come sostenere che i gialli andrebbero letti solo da poliziotti e criminali”. La saga di Harry Potter insegna.

Tanto più che Boom! smentisce anche la tradizione per cui i libri scritti prima di un successo e pubblicati dopo di esso si rivelano sempre delle enormi delusioni.

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rinunciare all'animosità significa diventare liberi

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