Chi ha ucciso Sarah? di Andrej Longo

E’ un libro delizioso Chi ha ucciso Sarah? (Adelphi 17 euro), opera seconda di Andrej Longo. Questo sia grazie alla lingua usata, un piacevole e brillante napoletano “attenuato”, sia grazie al protagonista e voce narrante, Acanfora, un poliziotto ventenne, una persona semplice, sensibile e profonda, che in certe situazioni arrossisce e si imbarazza. Quello di Sarah, sua coetanea, è il suo primo cadavere: nelle indagini per scoprire il colpevole si impegna con grande coinvolgimento emotivo senza orari e senza pause. E questa vicenda, che si dipana nell’afa di un agosto napoletano dalla quale chi può scappa in cerca di frescura, lo cambierà: “Perché uno non può campare così, facendo finta di non vedere quello che capita attorno. Perché io, fino allora, era sempre a quella maniera che avevo fatto. Che solo delle cose mie mi interessavao. E il resto niente. Come se non esisteva”.

Di spessore anche la figura del commissario, uomo gentile, accogliente, malinconico, che sembra preferire Acanfora tra gli altri, anche per una condivisione di esperienze del passato e di sensazioni del presente.

Ci sarebbero materiale e personaggi per lanciare una serialità, sia libresca che televisiva. Forse non se ne farà niente e sarà meglio così.