archivio | 30 Maggio 2009

Procacità

mangano

Vorrei raccontare un episodio che ha visto protagonisti la nostra ALicE e suo figlio dodicenne.

La scena si svolge su una spiaggia dove lei era andata con il marito e i tre figli. Bisogna sapere che in spiaggia, più che in altre situazioni, è impossibile ignorare la sua prorompente procacità. Appare come una vera e propria “maggiorata fisica”, che è un complimento, si badi bene! Per chi è un po’ più giovane di me dirò che così erano definite negli anni Cinquanta alcune attrici che si imponevano sugli schermi inizialmente più per questa dote che per le loro abilità di recitazione. Per citarne alcune: la Loren, la Lollobrigida, la Mangano tra le tante italiane, Mae West e Anita Ekberg tra le straniere. Ma non divaghiamo. Dicevamo che è impossibile non notarla. E infatti gli uomini che si trovano nei suoi paraggi proprio non riescono a ignorarla. Così, una volta di più, le è scappato uno sfogo, diretto al marito, ma ascoltato anche dai figli:

– Mi sono proprio stufata! Lo odio il mio seno! Lo guardano tutti! Prima un tizio è passato qui davanti e non riusciva a togliermi gli occhi di dosso.

E il figlio: – Mamma, ma secondo te è… per schifo?