Ha scritto Elie Wiesel: “Dopo la guerra ero convinto che antisemitismo e razzismo, odio etnico e religioso fossero morti ad Auschwitz. E invece mi sbagliavo. Solo le vittime erano morte. L’odio che le ha uccise è ancora vivo”.
E non si venga a dire che si tratta di follia come ha dichiarato il ministro della Difesa francese. Chiamiamo le cose con il loro nome. Le parole per descrivere quello che è accaduto ieri a Tolosa a bambini e insegnanti inseguiti fin dentro la scuola sono: aggressione antiebraica.
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