archivio | 1 marzo 2013

Segreti condominiali

Condominio-Pazzo1I miei vicini di casa hanno una pazza nel condominio e molti di loro ancora non lo sanno. La pazza in questione sono io, ALicE, e ora vi racconto perché.
Tutti voi conoscete la mia scarsa propensione verso la natura e l’odio piuttosto incondizionato che nutro nei confronti degli insetti. Bene, è normale quindi, almeno per me, che trovando una lumachina negli spinaci o dei vermoni (ai limiti del lombrico) nascosti nei broccoletti, in assenza di eroi in casa, non trovo di meglio da fare se non telefonare al mio amico G. che abita al sesto piano, pregando affinché sia in casa e, vergognandomi un poco, chiedergli di venirmi a salvare. E lui pover’anima, che ormai mi conosce, acconsente e scende a liberarmi dal ferocissimo ospite di turno.
L’alto giorno però mi sono accorta da sola di aver esagerato. Anzi, me lo ha fatto notare la mia Figlia Media, che mi stava aiutando a preparare la cena. Sul bancone di cucina avevo posato due buste appena prese dal frigorifero. Avete presenti quelle buste di carta marrone che danno al mercato, no? In una c’era un cetriolo, nell’altra dei pomodorini. Mentre ci accingevamo a cucinare abbiamo sentito un rumore sospetto provenire da una delle due buste. Un rumore a metà tra il frinire dei grilli e il gracidare delle rane (a basso volume, in verità). Mia Figlia e io (una più coraggiosa dell’altra) urlando facciamo un salto indietro spaventate. Ci guardiamo negli occhi e facciamo mente locale sugli “eroi” disponibili in casa. Il Marito era fuori gioco, messo ko da una brutta influenza: aveva la febbre altissima e non si reggeva in piedi: non mi pareva il caso di chiedergli di correre in cucina per capire da cosa provenisse il rumore. Il Figlio Grande, ammesso che si fosse prestato, comunque non era in casa. Il Figlio Piccolo ha già superato quella deliziosa età dell’incoscienza che rende i bambini sprezzanti del pericolo e amanti degli insetti. Così, senza nemmeno pensarci un momento, sotto gli occhi increduli di mia Figlia, alzo il telefono e compongo il numero di G. Ho escluso immediatamente l’eventualità di chiamare il portiere, perché, come ogni portiere che si rispetti, avrebbe svolto il suo atavico compito di divulgatore di fatti altrui tra i condomini. 36 famiglie nel nostro caso. Almeno su G avrei avuto la possibile sicurezza di avere un po’ di discrezione. Forse.
Appena G. mette piede in casa nostra con la sua solita faccia da presa per i fondelli (conosce ormai bene i suoi polli!) si avventura in cucina pronto per sfidare la bestiaccia di turno. Apre la busta del cetriolo e… niente: solo il cetriolo. Apre quella dei pomodorini… nemmeno quella! Piena, ma solo di pomodori!
E così, dopo aver chiesto se mi fosse servito altro, gira i tacchi e se ne va!
E ALicE, vergognandosi un po’, ma nemmeno poi tanto, lo accompagna alla porta, ringrazia e torna a cucinare moooolto più sollevata!
E il rumore che abbiamo sentito? Cosa sarà mai stato?
Noi non abbiamo voluto indagare. Probabilmente era semplicemente la busta che si è mossa a causa del peso del suo contenuto. Fatto sta che proprio oggi il mio (ex) amico G. ha incontrato la Figlia Media e le ha detto: “Salutami Papà… e non salutarmi Mamma”. Ci sarà un nesso con quanto vi ho raccontato????