L’arcobaleno di Google per l’orgoglio omosessuale

Avete provato in tempi recenti a digitare nella casella di ricerca di Google le parole gay, transgender, bisexual o lesbian? Fatelo ora e vi accorgerete che alla destra della casella stessa appare un arcobaleno.

È il modo adottato dal team Google per evidenziare che giugno è il mese dell’orgoglio omosessuale celebrato in tutto il mondo con feste e parate.

Una piccola attenzione che fa onore a Google.

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6 Risposte a “L’arcobaleno di Google per l’orgoglio omosessuale”

  1. E se uno mette zoofilia, ci mettono un “Pucci”, un “Furia” o una “Dolly” stilizzati?
    E se invece uno come “preferenza sessuale” o “natura” (giusto per tagliare la testa al toro sul dibattito “nature vs. nurture”) tende verso i membri – consenzienti, of course – della propria famiglia, che cosa ci mettono?
    In ogni caso, credi che non bisognerebbe discriminare…e tutti dovrebbero essere riconosciuti e rispettati.

    Sono MOLTO politicamente scorretto, e non me ne frega proprio. E il fatto che certi ABOMINII (sí uso il termine della Toràh) siano considerati normali da una minoranza vocale e aggressiva, non li rende meno tali. Non sono le maggioranze, le mode o le ideologie del momento a determinare né la verità né ciò che è giusto, sennò, immaginatevi la conseguenza di tale asserzione vivendo a Berlino nel 1938… il 90% appoggiava i sodomiti (nati addirittura come movimento in un “gay bar” di Monaco!) al potere… Vedere http://is.gd/IaLSsW sulle origini “omosessuali” del partito nazista (un certo tipo di omosessuali: quelli “macho”, gli altri andavano eliminati) e troverete delle sorprese sul che cosa stessero bruciando in piazza nel Maggio 1933 i nazisti (suggerimento: gli archivi del centro di terapia sessuale di Berlino in cui TUTTI erano stati obbligatoriamente trattati per sodomia!)

    È vero che è un’ideologia che esiste da parecchio nella cultura greco-romana, che è ANTITETICA all’Ebraismo: basta leggersi il Convivio di Platone per rendersi conto di quanto farsi i ragazzini e innamorarsi di uomini fosse considerata la cosa giusta da fare perché innamorarsi delle donne è cosa bassa…

    • Non si può confondere chi “si fa i ragazzini” come dici tu, quindi il pedofilo, con chi ha come oggetto sessuale una persona del proprio genere sessuale.

      • La questione mi fa ridere, ma noto che non rispondi su zoofilia e incesto, di certo una seclta di vita e un diritto di libertà, no?.
        Sulla pedofilia rido ancor di più… Infatti, sei pedofilo a seconda del paese in cui fai sesso con qualcuno… Le età variano dai 14 ai 15 ai 16 ai 17 ai 18 anni…
        Io col ragionare confuso d’oggidì dei multiculturalisti relativisti, avrei messo legalmente nei guai diverse donne ben maggiorenni tra i 13 e i 18 anni…
        Quelle dell’età “appropriata” sono OVVIAMENTE BALLE dei relativisti e multiculturalisti che trovano normale la sodomia ma urlano allo scandalo quando una donna o un uomo han rapporti con un adolescente…perché LORO han deciso che a 13, 14, 15, 16, 17 anni non si è maturi per il sesso. BALLE! Non a caso la natura la pensa diversamente.
        È una filosofia DECADENTE!

  2. L’iniziativa di Google non mi “dimostra” un granché, anche se avrei usato parole meno roventi di Sergio HDR. Su un punto comunque ha indiscutibilmente ragione: l’esaltazione biblica dell’amore etero (beh, vedi Chagall) suggerisce un atteggiamento contrario al maschilismo un po’ narcisista della cultura classica. Nel TaNaK la dialettica, l’alterità, anche la tensione, è sorgente di vita, perfino nei rapporti umanità/Dio.

    • P.S. è vero che si accusa la Bibbia di essere maschilista perché ridurrebbe il ruolo della donna a rimanere a fare la calzetta in casa… ma se si GUARDA agli eventi narrati, le donne avevano ben altro ruolo.

      • Non solo… Oltre alle tante figure femminili bibliche che sono esaltate, attive e tutt’altro che subalterne, e oltre al fatto che la Qabalà stessa ne mette in risalto l’essenzialità e in alcuni campi (es.: Binah, l’intelligenza intuitiva) la superiorità, leggiti l’ultimo capitolo dei Proverbi, quello in cui si parla della “Donna Valorosa”, che OGNI SHABBATH gli uomini cantano alle donne, e capirai quanto importante e autonoma sia la donna…per esempio: “valuta il campo e lo acquista”… che in una società agricola non è da poco… autonomamente, e gliene si fa merito… Farà pure la calza (e che cosa c’è di male?), ma di certo non è una mezza calzetta… Ben lungi dall’atteggiamento di disprezzo verso le donne (tranne la loro madre, of course), spesso definite “femminucce”, che hanno un sacco di classici proponenti e praticanti del sodomismo (il termine omosessualità è un termine politicamente corretto imposto vieppiù dal movimento omosessualISTA sin dall’inizio del Novecento) come stile di vita “normale”.
        E, a scanso di equivoci, nel caso in cui qualcuno pensi che io sia “omofobo”, proprio non lo sono: son passati ventun anni dalla prima volta che sono stato fino all’ultimo al capezzale di un sodomita mentre stava morendo di AIDS, quando la loro stessa famiglia non voleva avere nulla a che fare con loro…
        La chiarezza e anche durezza delle mie posizioni, la mia osservanza, chippàh, peoth, eccetera, non solo non furono d’ostacolo, ma contribuirono ad avvicinarci. Non lo dimentico il povero Richard, nell’ospizio per malati terminali di AIDS, che a stento si ricordò del suo nome ebraico Itzchak dopo qualche volta che andavo a visitarlo, che mi chiese, allo stremo delle forze, col suo ultimo respiro, di dire Shem’à Israel per lui, insieme a lui, che gli faceva piacere e non se lo ricordava… Ecc.

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