Ho letto su repubblica.it di venerdì 29 un titolo che ha attirato la mia attenzione e che per curiosità sono andata a leggere: Il punto G fa litigare gli esperti. Niente di nuovo, mi sembrava di leggere un testo degli anni 70 (ricordate il mitico “Noi e il nostro corpo”?).
Intanto, prima notazione: i litiganti sono un gruppo inglese, uno francese e uno italiano. Nemmeno nelle barzellette del fantasma formaggino!
Non perdo tempo a riassumere i punti di vista di questi “scienziati” sul punto G: esiste… no… non esiste, è un’invenzione… no… invece esiste ed è 3 cm. all’interno della vagina…. Insomma, come direbbe la Clinton, chiacchiere da bar sport.
Quello che colpisce invece è che tra questi luminari che si sono dati la briga di disquisire su un argomento che riguarda la sessualità femminile… non c’è nemmeno una donna! Uomini che si arrogano il diritto di sapere come sono fatte le donne, cosa provano durante il rapporto sessuale e perchè. Il nostro punto di vista è meno di quello di un topo di laboratorio. Come se un gruppo di scienziate si mettesse a litigare, righello alla mano… su chi, tra loro, ce l’ha più lungo!
uomini, solo uomini a parlare di donne…. niente è cambiato in questi 50 anni! mah! basta vedere i risultati! in politica, nella scuola, nelle istituzioni! uomini, per lo più narcisi saccenti, che non hanno l’umiltà di confrontarsi con nessuna, tantomeno se è donna! è un peccato esser costrette a fare le femministe a oltranza….
>Uomini che si arrogano il diritto di sapere come sono fatte le donne
Se è per questo, si arrogano il diritto di sapere come è fatto Dio…
Le lucertole di una certa collina hanno riferito che le pietre si aspettano che Dio si manifesti in mezzo a loro in forma di pietra.
Heinrich Heine
E molti uomini aspettano che gli si manifesti in forma di… il tema di questo thread.
Pensate se, per esempio, solo il 10% delle ricerche che hanno fatto negli ultimi trenta anni sul punto G, le avessero fatte sul clitoride e la sua fisiologia (e insegnando ai maschi come stimolarlo…) e sull’educazione sessuale basata su certezze per TUTTE le donne e non su ipotesi (non scientifiche) solo per alcune… voglio dire, per fare un esempio, che basterebbe divulgare che è NORMALE stimolare il clitoride contemporaneamente alla penetrazione e tutte le donne avrebbero SEMPRE l’orgasmo anche durante il rapporto vaginale, e se si spiega che la definizione di rapporto sessuale completo è orgasmo per entrambi i partner SEMPRE, con o senza il rapporto vaginale (anche alla prima volta, in gravidanza e menopausa), le disfunzioni orgasmiche femminili sarebbero ancora così frequenti? Esisterebbe ancora l’ansia da prestazione?…
Per il resto, non esiste nessuna controversia sul punto G dal punto di vista scientifico… vedi i video in youtube/newsexology, dove è spiegato bene come è stato inventato il punto G (o meglio di Jannini-Whipple…) e come non esista nessuna fotofrafia del punto G… (è una truffa?… perché le associazioni di donne non lo denunciano?…)… vedi il video, una intervista alla trasmissione di Morelli, in http://www.youtube.com/watch?v=AJYVP1P5WAg … concludo con l’orgasmo vaginale: TUTTI i sessuologi (e la maggioranza sono donne…) sanno che la vagina non può scatenare un orgasmo!!! Perché usano ancora “orgasmo vaginale”???… su questo argomento vi consiglio il libro di Shere Hite: “il primo rapporto Hite”, da leggere assolutamente!!!… Per favore, al primo posto ci deve essere sempre la salute sessuale di tutte le donne: TUTTE le donne hanno il diritto all’orgasmo, SEMPRE, ogni volta che fanno l’amore ed a ogni età!…
“Per favore, al primo posto ci deve essere sempre la salute sessuale di tutte le donne: TUTTE le donne hanno il diritto all’orgasmo, SEMPRE, ogni volta che fanno l’amore ed a ogni età!…”
sono felice che la rivoluzione sessuale non sia passata invano, che tante battaglie e tante sofferenze siano servite! è meno avvilente che in questi anni le donne, il corpo delle donne sia di nuovo così bistrattato, se poi un uomo riesce a dire con questa chiarezza i nostri diritti, alla faccia di tanti vaneggiamenti anche degli scienziati.
forse abbiamo ancora speranze per il futuro! ma l’importante è che anche le donne ci credano!